Gentile imprenditore, gentile imprenditrice,
con il DL n. 61/2023 entrato in vigore il 02 giugno 2023, il Governo ha voluto adottare le prime misure eccezionali per fronteggiare la grave emergenza che ha colpito l’Emilia-Romagna, le Marche e la Toscana a seguito degli eventi alluvionali occorsi.
In particolare, per fronteggiare l’impossibilità in tutto o in parte di recarsi al lavoro, è stato introdotto un ammortizzatore sociale unico a favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro privati ed ai lavoratori agricoli entro il limite temporale del 31-08-2023.
Come funziona l’ammortizzatore sociale introdotto
Il decreto legge prevede a favore dei lavoratori subordinati del settore privato che, alla data del 01-05-2023:
- risiedono o sono domiciliati;
- ovvero lavorano presso un’impresa che ha sede legale od operativa in uno dei territori indicati nell’allegato n. 1 al decreto,
- e che sono impossibilitati a prestare attività lavorativa a seguito degli eventi straordinari emergenziali dichiarati con delibera dello stato di emergenza del Consiglio dei Ministri del 4, 23 e 25 maggio 2023,
il riconoscimento di una specifica integrazione salariale unica, con relativa contribuzione figurativa, di importo massimo pari al massimale previsto per la generalità delle integrazioni salariali (per l’anno 2023 € 1.321,53 lordi), entro il limite temporale del 31 agosto 2023.
Per l’attivazione del trattamento viene prevista una dispensa dall’obbligo di informazione e consultazione sindacale, una deroga alla tempistica di invio delle istanze ed infine l’esonero dal versamento del contributo addizionale previsto dal D.lgs n. 148/2015.
Il trattamento, che è incompatibile con tutti i trattamenti di integrazione salariale ordinariamente previsti dal D.lgs n. 148/2015, spetta per un massimo di n. 90 giornate, che si riducono a n. 15 per i lavoratori subordinati del settore privato impossibilitati in tutto o in parte a recarsi al lavoro in quanto residenti o domiciliati negli stessi territori.
Con riferimento a quest’ultima fattispecie, viene precisato che l’impossibilità a recarsi al lavoro deve essere adeguatamente documentata e deve essere relativa a:
- provvedimento normativo o amministrativo direttamente connesso all’evento straordinario emergenziale;
- interruzione o impraticabilità delle vie di comunicazione, ovvero dell’impossibilità ad utilizzare mezzi di trasporto;
- inagibilità dell’abitazione di residenza o domicilio;
- condizioni di salute di familiari conviventi;
- ulteriori avvenimenti che richiedano la presenza del lavoratore in un luogo diverso da quello di lavoro.
Viene inoltre previsto che l’erogazione della prestazione avvenga esclusivamente mediante il pagamento diretto dell’Inps. L’Istituto disciplinerà i termini e le modalità di presentazione delle domande.