«Blocco produzione? È un rischio concreto»
Alberto Cirelli (Confapi): «Alcune stanno già pensando che è molto più conveniente fermarsi e mettere in cassaintegrazione i dipendenti»
«Nel medio termine l’unica strada efficace che l’Italia può per- correre è quella di aumentare l’indipendenza energetica anche attraverso la diminuzione del fabbisogno. Occorre proseguire con il ‘Superbonus’ estendendolo alle imprese».
Lo dicono il deputato reggiano del MoVimento 5Stelle, Davide Zanichelli (nonché membro del- la Commissione Finanze) e il senatore sassolese Gabriele Lanzi, membro della Commissione Industria. Ennesime voci che si aggiungo sull’ormai tema dell’anno, ossia il caro energia. «Questo momento richiede risposte straordinarie e innovative come promuovere l’efficientamento energetico o ricorrere a fonti rinnovabili associate a forme pulite di accumulo, per mettere il nostro Paese al riparo da eccessive variazioni di prezzo e forme speculative provenienti dall’estero», chiosano i parlamentari pentastellati.
Dalla politica – alla quale vengono chiesti interventi immediati – alle parole concrete degli imprenditori e di chi sta provando sulla propria pelle questo momento di difficoltà. Acciaio, ferro, componenti informatici quali microchip, semi- lavorati di vario tipo, continuano a risultare irreperibili per la maggior parte delle imprese o a prezzi irragionevoli. Se a ciò si sommano bollette aumentare di 4,5,6 volte, allora lavorare per far fronte agli ordinativi diventa pressoché impossibile. Questa la denuncia di Alberto Cirelli, presidente di Confapi Emilia (as- sociazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese):
«Questo enorme problema rischia di bloccare le nostre aziende, al punto che alcune stanno già pensando che conviene di più fermarsi e mettere in cassa integrazione i dipendenti. Sono in gioco centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro. Non c’è tempo da perdere: Governo ed Europa devono intervenire immediatamente e con decisione. Va aperto subito un confronto con le parti sociali, riattivando tra l’altro un tavolo che già esiste. Serve una regia e servono decisioni rapide ed eccezionali. Va approvato subito il piano per la transizione energetica». Lo stesso allarme lo lancia Conf-cooperative: «Imprese e servizi sono in emergenza, dall’agroalimentare alle case di riposo, i costi sono alle stelle e si rischia una riduzione delle attività. Serve un’azione politica per frenare le speculazioni. Chiediamo al Governo non solo ristori, ma misure urgenti per contrastare il rincaro delle bollette».
Politica che sta chiedendo anche alle multiutility e gestori di energia di fare la propria parte. Significativo l’attacco della parlamentare reggiana della Lega, Benedetta Fiorini a Hera (multiservizi di gestione nel modenese) che ha dispensato consigli ai cittadini sul risparmio energetico come quello di non superare mai i 20 gradi di temperatura per un minor dispendio del 7%.