News

CRESCE NEL PRIMO SEMESTRE LA DOMANDA DI CASSA INTEGRAZIONE NELL’INDUSTRIA

L’Inps ha fornito i dati relativi al primo semestre dell’anno in corso sull’utilizzo della Cassa integrazione.
Si registra un accresciuto ricorso alla Cassa integrazione a causa delle difficoltà registrate nel settore industriale.
Venendo nel dettaglio dei dati, l’Inps ha autorizzato 250,8 milioni di ore, con un incremento del 21,17% rispetto allo stesso periodo del 2023. A guardare l’andamento dei settori, la gran parte delle richieste arriva dall’industria, che con 223,2 milioni di ore autorizzate segna un aumento de 25,22% sul primo semestre dello scorso anno, mentre il commercio resta stabile a 15 milioni di ore autorizzate e l’edilizia cala con 12,6 milioni di ore (-8,48%).
Più nel dettaglio, nell’industria è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione ordinaria con 141,5 milioni di ore autorizzate nel primo semestre 2024 (+51,39%), mentre sono calate le richieste di Cassa integrazione straordinaria e di Cassa in deroga. L’osservatorio dell’Inps fornisce anche i dati del solo mese di giugno, quando le ore di Cassa integrazione complessivamente autorizzate sono state 35,3 milioni, in diminuzione del 25,3% rispetto al precedente mese di maggio (47,2 milioni), ma in aumento del 20% rispetto a giugno 2023 (29,4
milioni).
Il numero di ore di Cassa integrazione straordinaria autorizzate a giugno 2024 è stato invece pari a 9,5 milioni (di cui 6,8 per Contratti di solidarietà), meno della metà rispetto a maggio quando erano state autorizzate 20 milioni di ore (-52,7%), di cui 7,8 per solidarietà (-12,5%).
Gli interventi in deroga registrano invece valori residuali.
Fin qui le ore autorizzate dall’Inps, ma se si guarda invece al così detto “tiraggio”, ovvero alle ore effettivamente utilizzate dalle imprese, emerge una flessione: tra gennaio ed aprile siamo al 21% contro il 22,27% delle ore utilizzate nello stesso arco temporale del 2023 ed il 26,95% del 2022.
Infine, le richieste di accesso ala Naspi. Il numero di beneficiari della Naspi (qua il dato è aggiornato a febbraio 2024) è stato pari a 1,1 milioni di soggetti, con una variazione congiunturale in calo dell’8,7% (oltre 1,2 milioni i beneficiari della Naspi nel mese precedente). In lieve diminuzione anche la variazione tendenziale (-0,8%) rispetto allo stesso mese del 2023.