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Dalle risorse del PNRR previsti incentivi alle aziende che assumono dottori di ricerca

Gentile imprenditore e gentile imprenditrice

è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il “Decreto PNRR 3”. Esso introduce importanti novità sulla governance del PNRR, sul mondo della Pubblica Amministrazione e dell’edilizia scolastica, nonché deroghe e semplificazioni delle procedure per le opere pubbliche e rinnovabili. La filosofia del provvedimento corre su un doppio binario: da una parte quello della riduzione dei tempi per le fasi approvative degli interventi delle opere previste dal piano e dall’altra l’estensione a tutte le opere del PNRR, di alcune procedure di semplificazione che fino ad ora erano limitate ad alcuni settori.

Tra le varie misure previste nel decreto, si segnala in particolare una misura tesa a favorire il rientro dei “cervelli” in Italia. La disposizione che si introduce, si rende necessaria per favorire il miglior funzionamento circa “l’introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e che promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

La misura quindi, è volta ad incentivare le imprese che assumono personale in possesso del titolo di dottore di ricerca formatosi con borse PNRR e consiste nell’esonero contributivo a favore delle imprese che partecipano al finanziamento delle borse di dottorato innovativo e che assumono personale in possesso del titolo di dottore di ricerca. L’esonero contributivo viene riconosciuto a favore dell’impresa che assume, nel limite di 7.500 euro per ciascuna assunzione fatta a tempo indeterminato.

Ciascuna impresa può fare richiesta del beneficio nel limite di due posizioni attivate a tempo indeterminato per ciascuna borsa di dottorato finanziata e comunque nel rispetto delle previsioni in materia di de minimis. Le modalità di riconoscimento dell’esonero contributivo verranno disciplinate dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica con un successivo apposito provvedimento.