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Digitalizzazione, ITER IDEA punta sui servizi a piccole e medie imprese

31 anni, una laurea magistrale in ingegneria informatica e la possibilità di vincere a fine novembre un importante Contest europeo. Si tratta di Guido Mazza, giovane imprenditore co-founder di una startup innovativa emiliana, una delle tre menti che insieme a Matteo Carbone ha fondato ITER IDEA, realtà associata a Confapi Emilia. Da sei anni ormai ITER IDEA progetta e distribuisce a livello internazionale soluzioni cloud serverless integrate con app fruibili da qualsiasi tipo di dispositivo. Tra i tanti progetti finora realizzati – tra cui la progettazione e lo sviluppo di una piattaforma per la generazione di codici promozionali per l’utilizzo di monopattini, e l’ideazione di un sistema di matching per supportare il progetto di accoglienza di studenti aderenti al progetto Erasmus – ve n’è però uno rivolto alle Piccole e Medie Imprese.

ITER IDEA per le PMI nasce con la volontà di creare servizi e app per digitalizzare processi strategici per le imprese, per esempio in ambito logistico, per raccogliere dati in mobilità, o per promuovere attività di e-commerce offrendo la migliore esperienza ad ogni utente e da qualsiasi dispositivo.

Diversamente da altre realtà infatti, ITER IDEA nasce dal grembo di ITER, una PMI associata a Confapi Emilia in cui Guido Mazza ha lavorato fin da subito dopo il conseguimento della laurea.

«Di ‘idee’, come recita il nostro nome – dichiara Guido – ne abbiamo tante e ciò che più di tutto ci stimola è portare avanti un progetto e un ‘prodotto’ che possa essere fruibile da un pubblico vasto tanto a livello di target quanto geografico. Il mondo delle startup poi è estremamente meritocratico: non è infatti necessario avere un background imprenditoriale o godere di anni ed anni di esperienza. Ciò che è fondamentale, è avere una buona idea, e di conseguenza un team efficiente disposto a lavorarci sopra e delle buone competenze di partenza. Questo è accaduto a me e a noi».

ITER IDEA è anche tra le startup finaliste partecipanti ad un Contest internazionale – EU Datathon 21 – volto a stimolare lo sviluppo di applicazioni che creino valore dall’utilizzo di open data europei. L’iniziativa rientra nel piano di investimenti Next Generation EU promossa dalla commissione europea. In questo scenario, Guido e i suoi collaboratori hanno realizzato una piattaforma – Wonder Wanderlust Woman – per la ripresa della mobilità e la scoperta di nuove opportunità per le categorie colpite maggiormente dagli effetti della pandemia, come le giovani donne tra i 20 e i 35 anni. La piattaforma di ITER IDEA sarà presentata, insieme agli altri finalisti, online da Luxemburg durante gli EU Open Data Days (23-25 Novembre).

«La scelta del genere femminile non è casuale. Occorre portare avanti infatti l’idea della parità di genere e dunque dell’azienda gender-equal attive. Con questa piattaforma si potrà fornire una panoramica accurata sulle reali condizioni lavorative e di vita nei differenti territori europei partendo da un algoritmo che analizza milioni di dati provenienti da fonti europee. Obiettivo finale è quello di dare alle giovani donne un prospetto di vita sia che si tratti dell’ambito di studi, che di quello lavorativo, o semplicemente della volontà di confronto con un panorama estero. Che dire…in bocca al lupo a noi!».

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