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“DUE DILIGENCE” DEL PERSONALE DIPENDENTE: CHE COS’E’ E PERCHE’ È IMPORTANTE

Acquisire una start-up un’altra tipologia di realtà produttiva, con tutta la relativa forza lavoro, presuppone un’attenta analisi dei dati finanziari della stessa, ma anche fondamentali valutazioni in merito all’aderenza normativa dei comportamenti tenuti.
Nell’ambito di queste operazioni, la “Due Diligence” acquisisce estrema importanza anche, e forse soprattutto, per quanto riguarda la valutazione del personale dipendente. La valutazione circa il personale dipendente, oltre ad essere normalmente uno dei costi principali, ha notevoli margini di rischio.
La “Due Diligence” può essere svolta su base volontaria o, al contrario, può anche essere imposta in alcuni casi dalla legge.
Essa è di norma molto utilizzata nelle operazioni di acquisizioni e cessioni d’impresa, ma può essere necessaria anche in altri
casi.
L’analisi giuslavoristica da fare 
Possiamo parlare di “Due Diligence” giuslavoristica, come quella che ricomprende, al suo interno, gli aspetti legati all’elaborazione dei cedolini paga (payroll) ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Normalmente è l’acquirente che richiede la “Due Diligence”, la quale viene svolta da esperti dei diversi settori da lui scelti, mentre il venditore metterà a disposizione una data room, ovvero l’insieme di tutte le informazioni rilevanti al fine di poter svolgere l’indagine.
Che controlli effettuare 
La documentazione (cartacea o digitale) fornita dal venditore deve essere adeguata, onesta e verificata. La missione della “Due Diligence” giuslavoristica è quella di verificare il rispetto o meno delle norme in materia di lavoro e di tutti gli obblighi connessi.
Le verifiche che si ritiene opportuno effettuare sono le seguenti:
• verificare la corretta applicazione della normativa e della contrattazione collettiva nazionale ed eventualmente
aziendale e conseguentemente la corretta corrispondenza fra i contratti individuali e la contrattazione;
• assicurarsi che il pagamento dei contributi sia avvenuto in modo regolare;
• verificare i pagamenti da parte del datore di lavoro delle imposte sul reddito, dei contributi previdenziali e dei premi
assicurativi, in quanto egli ricopre il ruolo di sostituto d’imposta;
• osservare i contenziosi pendenti, soffermandosi sull’eventualità che ci siano dei contenziosi potenziali.

Per verificare tutti questi aspetti occorrerà:
• redigere una lista completa di tutti i lavoratori, anche di quelli cessati (fino a 5 anni prima) e indicarne i dati anagrafici, la mansione, la tipologia contrattuale, il salario ed eventuali benefits, la Ral (Retribuzione annua lorda);
• analizzare tutti i contatti di lavoro dei lavoratori e gli eventuali accordi aziendali, per verificare la correttezza nel pagamento delle retribuzioni che siano conformi a quanto stabilito;
• verificare la corretta applicazione delle norme in materia e dei Ccnl a livello nazionale, territoriale ed eventualmente aziendale;
• osservare eventuali piani di ristrutturazione, cassa integrazione ordinaria e straordinaria effettuata anche in passato;
• verificare il DVR (Documento di valutazione dei rischi), a nomina dell’Rspp, la nomina dell’Rls, la nomina del medico competente, la documentazione che attesti l’avvenuta formazione dei lavoratori;
• analizzare le polizze assicurative obbligatorie previste dal Ccnl applicato;
• analizzare i contenziosi pendenti o potenziali;
• verificare il pagamento di tutti i contributi dovuti da parte del datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta.
“Due Diligence” e responsabilità sociale d’impresa 
Le aziende oggi competono non solo sull’ambito del profitto e delle retribuzioni (in merito all’attrazione dei talenti), ma anche su aspetti legati a sostenibilità e responsabilità sociale, con implicazioni che si riflettono sul rapporto con banche, lavoratori dipendenti, ma anche tutti gli altri stakeholders.
La “Due Diligence”, in questo caso, dovrà valutare non solo quella che è l’aderenza al dettato normativo, ma anche come il passaggio di questa realtà si debba integrare con sistemi di certificazione o di responsabilità organizzati dall’azienda al fine di valutare eventuali incrementi di costo.