News

Il contesto energetico

Niente pensione per le EUA, nonostante Quota 100. Nella giornata di venerdì uno dei prodotti future delle EUA (il Dec-25) ha toccato per la prima volta quota 100 €/ton, dopo un trend rialzista perdurato per tutta la settimana. Il prodotto Dec-22 ha guadagnato circa 8 €/ EUA dal lunedì al venerdì, iniziando la settimana a circa 89 €/ton e chiudendola a circa 97 €/ton, avvicinandosi, anch’esso, alla tripla cifra. Sul fronte russo, invece, le tensioni continuano ad essere parecchio elevate, una soluzione diplomatica tra NATO e Russia sembra ancora essere parecchio lontana. Martedì il premier italiano e Putin hanno avuto una lunga conversazione telefonica in cui lo “zar” ha garantito all’ex presidente della BCE le forniture di gas, forti dei legami storici che accomunano i due stati. Nel frattempo, i vertici europei continuano a muoversi per cercare di diminuire la propria dipendenza energetica dalla Russia, missione tutt’altro che semplice, dal momento che da lì proviene circa il 40% del gas che viene consumato in Europa. Se da un lato è vero che la quantità di GNL rigassificata non è mai stata così elevata come a gennaio, è altresì vero che il mercato energetico europeo, per praticamente tutta la seconda metà del mese di gennaio, è stato decisamente più appetibile di quello asiatico. L’incremento dell’afflusso GNL cominciato in maniera massiccia a inizio gennaio e proseguito poi per tutto il mese, con il primo apice raggiunto praticamente nel momento in cui lo spread TTF-JKM era maggiore.

Anche la settimana precedente ha confermato l’instabilità dei mercati alla quale oramai siamo abituati. Lato gas, la settimana lavorativa del PSVda chiude con un decremento di circa 10 €/MWh rispetto alla settimana precedente. Lo spread PSVda-TTFda registra anch’esso un decremento,
attestandosi a circa 2,5 €/MWh. Lato forward, invece, il month ahead (marzo-22) chiude a circa 81,5 €/MWh, registrando circa una diminuzione di 12
€/MWh rispetto al venerdì precedente. Q2 2022 e CAL23 chiudono a circa 80 €/MWh e circa 56 €/MWh, registrando un decremento, rispettivamente, di circa 9 e 2 €/MWh. Per quanto riguarda il power, il PUN chiude invece la
media settimanale a circa 222 €/MWh, registrando un decremento rispetto alla settimana precedente di quasi 32 €/MWh, complici soprattutto le temperature e un incremento dei flussi russi registratisi nella prima parte
della settimana scorsa. Lato forward, invece, il Q2 2022 e il CAL23 chiudono a 203 €/MWh e a 153 €/MWh, registrando un decremento di circa 15 €/MWh il primo, mentre è rimasto sostanzialmente invariato il secondo.

Le tensioni russe faranno probabilmente ancora oscillare parecchio i prezzi questa settimana, le festività asiatiche che si porta dietro il capodanno cinese (festeggiato il 1° febbraio) potrebbero però far aumentare ulteriormente i
flussi di GNL in Europa, portando ad un ritracciamento dei prezzi spot.

Fonte: Der – Duferco Enery Report