A cura di Duferco Energia
1. IL CONTESTO ENERGETICO
Stoccaggi Gas: Giusta direzione?
Prosegue il periodo, al quale non eravamo abituati da diversi anni ormai, di calma piatta sul fronte energetico, complici temperature stagionali ancora miti, che non hanno di fatto ancora fatto incrementare in maniera decisa il consumo di energia elettrica per raffrescamento. Le medie sul CAL25 gas rimangono più che stabili, con un PSV che chiude in sintonia con il venerdì precedente, a circa 39 €/MWh, con segnali più che positivi sul month ahead, che chiude la settimana circa 1,5 €/MWh in meno, ovvero intorno ai 33,5 €/MWh. Discorso inverso, invece, per il power che subisce un lieve rialzo dovuto principalmente a un rimbalzo delle EUA, che hanno quindi costretto gli operatori a vendere a prezzi più elevati per mantenere un clean spark spread positivo. Il CAL24 power ITA chiude quindi a circa 112 €/MWh, guadagnando 2 €/MWh WoW.
Prosegue, seppur non in maniera spedita, la fase di iniezione degli stoccaggi: il livello di riempimento degli stoccaggi in Italia ha, infatti, superato l’80% già alla fine del mese giugno, seguendo quasi perfettamente il trend dello scorso anno. In chiusura della prima settimana di luglio, tale valore, in costante crescita, si attesta intorno all’83% con circa 166 TWh attualmente stoccati, sufficienti a coprire circa un quarto del fabbisogno annuo italiano. Percentuale di riempimento simile in Germania, mentre dall’altro canto la Francia non raggiunge ancora il 70% di riempimento, a fronte comunque di una capacità di stoccaggio che è quasi la metà di quella dei vicini tedeschi.
Come anticipato, il trend di riempimento prosegue molto a rilento, sulla scia di quanto visto l’anno scorso, anno in cui gli stoccaggi sono stati riempiti meno. Nel grafico successivo abbiamo provato a simulare il livello di riempimento degli stoccaggi al 15 ottobre (data convenzionalmente ritenuta valida per l’inizio della stagione di erogazione) con tre diversi scenari di trend di iniezione.
Nel primo, la tendenza è data dalla media dei giorni di riempimento degli stoccaggi dal 2011 al 2023, nel secondo viene replicato il trend del 2022, anno in cui gli stoccaggi vennero riempiti maggiormente (con le conseguenze che tutti conosciamo) e nel terzo invece viene replicata la tendenza del 2023, anno in cui, paradossalmente, ci fu una minore iniezione di stoccaggi.
Il risultato è che, seguendo due scenari su 3 (massimo e medio), gli stoccaggi italiani saranno riempiti al 100% ben prima del 15 ottobre. Nello scenario peggiore si arriverebbe comunque a metà ottobre con uno stoccaggio al 98%, livello in ogni caso superiore a quasi tutti i 15 ottobre degli anni precedenti.