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Il contesto energetico aggiornato al 13 Settembre 2023

A cura di Duferco Energia

Sciopero sì, sciopero no, sciopero come

Ancora una settimana con gli occhi puntati all’Australia ed in particolare alla trattativa sindacale più famosa del momento, che riguarda fino ad un 10% dell’export potenziale di GNL nel mondo e soprattutto in Asia. Alla fine, pare che lo sciopero “s’ha da fare”, però forse senza azioni troppo pesanti, o chi lo sa. Insomma, ancora non è chiaro cosa succederà agli impianti Chevron di Gorgon e Wheatstone. Venerdì mattina scorso (ora italiana) sono partiti gli scioperi che dovrebbero andare avanti a blocchi di ore ma, se non dovesse essere raggiunto un accordo entro il 14 settembre l’impianto dovrebbe venire del tutto fermato. I mercati forse non ci credono più di tanto, dato che a parte un picco di qualche euro appena uscita la notizia in apertura di venerdì, per il resto gli acquisti si sono raffreddati e alla fine la settimana ha chiuso in leggero ribasso rispetto al venerdì precedente.

Intanto la produzione industriale in Germania continua ad arrancare. Il risultato -0,8%, pubblicato la scorsa settimana, è peggiore del previsto. E potrebbe comunque non essere sufficiente a rallentare la corsa dei tassi, in quanto, proprio in Germania, viene spesso data la colpa della crisi all’inflazione, e quindi la stretta monetaria dovrebbe

aiutare a fermarla. Per ora il “soft landing” della BCE sta funzionando, anche se è ancora troppo presto per cantare vittoria e scongiurare una crisi più pesante. La domanda di gas quest’anno risente senz’altro della congiuntura (a cui si aggiunge anche la crisi cinese) e contribuisce a tenere a bada i prezzi. Da inizio anno le riduzioni nella richiesta di power e gas sono importanti, anche se, nelle ultime settimane il divario sembra quantomeno tendere a riassorbirsi.

Stando al nostro Paese, nel periodo ottobre-agosto, il 2022/23 ha visto una richiesta di gas su remi industriali in calo del 13% YoY. Tuttavia, il trend si è fermato ad agosto e quasi lo aveva già mostrato a luglio.

Non è, invece, ancora uscito il report mensile di Terna su agosto, ma stando a quello di luglio, già allora l’indice mensile dei consumi elettrici industriali risultava in diminuzione del 1,2% rispetto a luglio 2022, contro il -5,7% YoY. Complessivamente, salvo sorprese dall’Australia o altrove, il quadro dei fondamentali è ancora molto buono e potrebbe tenere a bada tendenze rialziste, tuttavia, come abbiamo ormai imparato, basta poco per avere variazioni tali da far saltare qualsiasi budget (se non ben protetto con hedging).