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Il contesto energetico aggiornato al 31 Maggio 2024

A cura di Duferco Energia 

1. IL CONTESTO ENERGETICO

Mercati gas: nubi all’orizzonte?

La settimana appena trascorsa è stata parecchio movimentata sul fronte gas: a dare una scossa rialzista ai mercati, infatti, è stata la notizia di martedì riguardante il possibile stop dei pagamenti da parte del più grande operatore austriaco, OMV, nei confronti del gigante russo Gazprom. Questo, con ogni probabilità, comporterebbe un taglio della fornitura di gas russo all’Austria, ultimo paese europeo ad avere una rilevante dipendenza dal gas di Putin (nell’ultimo anno addirittura superiore al 90%). Ma quali sarebbero i risvolti, in termini di flussi, per i nostri “vicini” di casa e per l’Italia? Fortunatamente la risposta, almeno nel breve termine, non è allarmante: la domanda di gas austriaco, nel 2023 è stata di circa 75 TWh (in calo del 17,5% rispetto all’anno precedente) e, ad oggi, gli stoccaggi gas austriaci sono pieni al 77%, il che si traduce in 76 TWh di gas già presente nel sottosuolo austriaco, pari quindi a un anno di domanda. Per dare un metro di paragone, i consumi italiani, nel medesimo anno, sono stati circa dieci volte superiori.

A livello italiano, invece, come facilmente immaginabile, questo shortage potrebbe avere un impatto irrisorio sulla fornitura di gas. Come possiamo osservare nel grafico sottostante, il gas passante dall’Austria (Tarvisio) nel 2024 è stato, finora l’1% del totale.

Come già espresso nei DER precedenti, i fondamentali, almeno sul medio periodo, rimangono stabili: il riempimento degli stoccaggi procede a vele spiegate, siamo in Italia a circa il 72%, contro una media ponderata europea di circa il 68%. Ciò che stupisce maggiormente, inoltre, è la domanda di gas: in Italia, infatti, stiamo assistendo a una riduzione dei consumi mai vista prima, il grafico sottostante mostra i consumi gas dell’ultimo triennio, da gennaio al 24 di maggio di ogni anno.

Venendo quindi ai mercati, il CAL25 EE ha chiuso a circa 113 €/MWh, registrando un incremento di 7 €/MWh WoW, il prodotto future più vicino, quindi giugno, ha invece chiuso a circa 100 €/MWh, andando a registrare un incremento di circa 10 €/MWh. Trend rialzista anche per lo spot, che chiude la settimana lavorativa a circa 100 €/MWh, segnando un +1,3 €/MWh rispetto a quella precedente.

I rialzi sull’elettrico sono ovviamente derivanti dal gas e dalle EUA, quest’ultime, infatti, nell’ultimo periodo, stupiscono per la correlazione quasi totalmente diretta con il prezzo del gas.

Il PSV spot chiude quindi la media della settimana lavorativa a circa 35 €/MWh, con un incremento di quasi 4,5 €/MWh rispetto alla settimana scorsa, mentre il CAL25 chiude a circa 40 €/MWh, con un aumento di circa 3 €/ MWh WoW.