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Il contesto energetico aggiornato al 9 Febbraio 2023

A cura di Duferco Energia

Si è chiusa una settimana tutto sommato abbastanza piatta lato gas rispetto agli ultimi mesi, con un leggero trend bullish lato Power per effetto del rialzo registrato sulle EUA.

Lunedì 30 il TTF consegna marzo ha aperto intorno ai 55 €/MWh, praticamente lo stesso livello a cui aveva chiuso il venerdì precedente, per finire venerdì 3 intorno ai 58 con movimenti intra-settimanali contenuti tra i 55 ed i 60 €/MWh.

Il Power italia consegna marzo ha chiuso la scorsa settimana una decina di euro (che sembrano ormai

movimenti quasi “piccoli”… sigh.) in aumento WoW, per effetto del lieve rialzo del gas e quello un po’ più marcato della CO2. Meno forte l’impatto sui prodotti di più lungo periodo.

Guardando il grafico dei settlement giornalieri, influenzato nella scala dalle enormi montagne russe dell’ultimo anno, i movimenti degli ultimi giorni, sebbene di alcuni €/MWh sembrano quasi insignificanti e sembra delinearsi un appiattimento della curva sui 55 €/MWh del TTFma ed un rimbalzo sui 160 €/MWh del Power italia di Marzo.

È finito il trend bearish?

I fondamentali sono ancora molto accomodanti, l’offerta più che buona e gli stoccaggi abbondanti. L’arresto della caduta dei prezzi potrebbe essere legato solamente all’irrigidimento temporaneo delle temperature, che poi potrebbe anche rientrare.

Certo è che i valori si sono ridimensionati ormai tantissimo e lo spazio disponibile per ulteriori discese altrettanto ridotto. Peraltro, i prezzi sono scesi così tanto che ormai tutti i grandi consumatori si domandano se ha senso firmare il contratto con il GSE per l’energy release, la cui scadenza è prevista per il 9 febbraio ed ad oggi non sembra concretizzarsi l’abbassamento del prezzo definito a 210 in un altro momento, ormai quasi obsoleto. Con la stagione termica ormai ben oltre la metà, non è da escludere la possibilità di un ulteriore ritracciamento dei prezzi. Certo che fin ora ci sono andate praticamente tutte dritte: un clima clamorosamente sopra media, l’emergenza carenza nuke francese ampiamente ridimensionata, una marcata riduzione dei consumi (questa non sempre “buona”…), offerta di GNL abbondante anche grazie al rallentamento cinese, vento a volontà soprattutto in nordeuropa ecc.

Speriamo che continui, ma gli ultimi anni ci hanno abituato a non affidarci troppo alla fortuna…