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Rassegna di giurisprudenza in materia di diritto del lavoro

Licenziamento in costanza di malattia

La condotta di un dipendente che durante un’assenza per malattia a causa di un infortunio organizza, in più occasioni, gite al mare con l’utilizzo di un motociclo, legittima il licenziamento disciplinare, avendo il lavoratore tra gli altri anche rallentato il processo di guarigione (Corte di Cassazione, Ordinanza n. 29280 del 7 ottobre 2022).

Deve essere confermata la sentenza di merito che abbia ritenuto legittimo e proporzionato il licenziamento per giusta causa del dipendente con mansioni di operatore sanitario, che durante l’assenza per malattia abbia svolto attività lavorativa per proprio conto presso il bar di sua proprietà. Siffatta condotta infatti è assolutamente contraria agli obblighi di buona fede e correttezza nell’esecuzione della prestazione, lasciando presumere la simulazione della patologia dichiarata dallo stesso lavoratore che, in ogni caso, non era tale da impedire al dipendente lo svolgimento dell’attività di lavoro (Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, n. 29229 del 7 ottobre 2022).

 

Licenziamento per giusta causa

E’ legittimo il licenziamento del dipendente che presenti una denuncia-querela contro la società, non per rimuovere una situazione di illegalità o per tutelare i suoi diritti, ma con la volontà di danneggiare il datore di lavoro per vendicarsi del mancato riconoscimento delle proprie rivendicazioni. Infatti l’esercizio del potere di denuncia, riconosciuto dall’art. 333 c.p.p., è fonte di responsabilità quando il privato faccia ricorso ai pubblici poteri in maniera strumentale e distorta, ossia agendo nella piena consapevolezza dell’insussistenza dell’illecito o dell’estraneità allo stesso dell’incolpato (Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, n. 29526 dell’11 ottobre 2022).

 

Cassa Integrazione Guadagni

La disciplina della Cassa Integrazione Guadagni prevede che il dipendente in Cig che avvii una nuova attività lavorativa, debba darne preventiva comunicazione all’Inps, pena la decadenza dal beneficio. Ma quali sono le attività oggetto di comunicazione preventiva? Lo chiarisce ora la Corte di Cassazione. Secondo i giudici, a dover essere comunicate, sono tutte le nuove occupazioni, anche se da esse deriva un reddito compatibile con l’integrazione salariale (Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 31146 del 21 ottobre 2022).

 

Infortunio in itinere

E’ requisito indispensabile per l’indennizzabilità dell’infortunio, la sussistenza della causa, o almeno, dell’occasione di lavoro.
In altre parole, fra la prestazione lavorativa e l’evento vi deve essere un nesso di derivazione eziologica, quanto meno mediata e indiretta, essendo l’evento dipendente dal rischio inerente all’attività lavorativa o connesso al compimento di tale attività. Nel caso dell’infortunio in itinere, il rischio tutelato è invece quello derivante dallo spostamento spaziale del lavoratore eseguito in connessione con lo svolgimento dell’attività lavorativa (Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ordinanza n. 29300 del 7 ottobre 2022).