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L’Italia in prima fila per la protezione dell’innovazione

A cura di Modiano 

A giugno 2024 è attesa l’apertura della sede italiana della divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB). La sede sarà a Milano, mentre le altre due sedi della divisione centrale del TUB sono già aperte a Parigi e Monaco di Baviera.
Si tratta di un importante riconoscimento per l’Italia in termini di protezione dell’innovazione.
Questo poiché le tre città (appunto Milano, Parigi e Monaco di Baviera) che ospitano la divisione centrale del TUB sono state scelte prendendo in considerazione fattori quali il numero di cause brevettuali che si svolgono ogni anno nei rispettivi paesi, il numero di domande di brevetto depositate ogni anno in quei paesi e il numero di brevetti concessi ogni anno in quei paesi, i quali numeri a loro volta sono indicativi del grado di innovazione di quei paesi.
Non è quindi un caso che l’Italia, secondo paese industriale nell’Unione Europea e preceduto solo dalla Germania, sia stata scelta per ospitare una delle tre sedi centrali del TUB.
Il TUB stesso rappresenta una importante novità nel mondo dei brevetti, poiché permette – con una singola causa instaurata presso quel tribunale – di mettere fine alla contraffazione dei propri brevetti in tutti i paesi dell’UE che aderiscono al TUB e di ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di quella contraffazione senza dover instaurare cause in ogni paese in cui la contraffazione ha avuto luogo.
Attualmente, i paesi dell’UE che aderiscono al TUB sono 17, ma si prevede che altri paesi dell’UE aderiranno presto al nuovo sistema, che riflette la natura sempre più integrata del mercato dell’UE.
La sede centrale milanese del TUB rappresenta quindi un significativo tassello nel consolidamento dell’Italia come centro di innovazione, e conferma l’importanza di investire non solo nella ricerca e nello sviluppo delle proprie tecnologie, ma anche nella loro protezione tramite il meccanismo dei brevetti.