Lettera dal Direttore
«Gas, energia, materie prime»
Settembre 2022
Gentile imprenditore, gentile imprenditrice,
vorrei iniziare questa lettera in medias res, entrando nel bel mezzo degli avvenimenti che ci stanno travolgendo, ora che il 25 Settembre è passato e l’autunno è alle porte.
Giovedì 6 ottobre avremo il piacere di dialogare in un webinar con Gianclaudio Torlizzi, figura di spessore nel panorama economico italiano in quanto massimo esperto di commodities e fondatore della società di consulenza T-commodity.
Per Confapi si tratta di una figura molto nota che da mesi ormai cura una rubrica su Radio Confapi proprio dedicata a comprendere come evolvono i prezzi di gas, energia e materie prime sul mercato.
Personalmente, il consiglio che mi sento di darvi è quello di partecipare, soprattutto per condividere insieme la linea strategica da tenere individuando le priorità per le aziende. Il periodo che ci accingiamo ad affrontare sarà nuovamente carico di incertezze, dunque essere informati su cosa accadrà è l’unica arma che realmente abbiamo.
Confapi nazionale è già più volte intervenuta sul tema, preoccupata per quelle imprese competitive e di successo che rischiano la chiusura con conseguenti perdita di posti di lavoro e quote di mercato. Servono misure di emergenza, serve agire a livello europeo per ottenere una sorta di PNRR continentale sull’energia che abbia obiettivi immediati anche a medio termine. Gli interventi prioritari devono essere rivolti a sostenere le imprese tutte (energivore e non) a fronte del caro bollette. Ma anche a fornire linee guida dettagliate sulle modalità e attuazione di eventuali razionamenti.
Gli obiettivi di medio termine devono comprendere la realizzazione di infrastrutture energetiche, gassificatori, gasdotti e quant’altro riesca ad ampliare l’offerta energetica nazionale. Sono altresì necessari provvedimenti che consentano alle imprese di poter rateizzare le bollette energetiche anche nell’ultimo trimestre del 2022, prevedendo l’obbligo dei fornitori di concedere la rateizzazione (molti non lo stanno facendo) senza alcuna riserva o discrezionalità. O ancora, andrebbe allargata la platea dei beneficiari dei crediti d’imposta concessi alle imprese energivore considerando anche tutte quelle imprese che hanno un’incidenza maggiore dell’2% a prescindere dai consumi.
Per incentivare poi gli investimenti sulle energie rinnovabili, sarebbe opportuno stimolare anche quelli del settore privato, attraverso crediti d’imposta, prevedendo una copertura di almeno un 30% sugli investimenti di impianti progettati per l’auto consumo o per progetti di Comunità Energetiche. Ora, e non quando sarà troppo tardi, è il momento di agire tutti insieme come sistema Paese.
Ora più che mai, vanno presi dei provvedimenti per ripartire più forti.