Consigli pratici per la gestione del portafoglio marchi della vostra impresa

Ogni impresa utilizza più o meno consapevolmente dei segni distintivi che possono essere registrati
come marchi, a partire dalla denominazione aziendale fino ai nomi scelti per contraddistinguere specifici
prodotti o attività di servizi proposti dall’impresa stessa. Oltre a registrarli allo scopo di poter
intervenire per impedire ai concorrenti di utilizzare nomi identici o confondibili, cosa può fare l’impresa
per tutelare adeguatamente i propri segni distintivi?
Di seguito potete trovare alcuni consigli pratici per una buona gestione del vostro portafoglio marchi.

R.E.N.T.Ri. – La partenza è ormai vicina!

È stato pubblicato il Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente della sicurezza energetica n.143 del 06 Novembre 2023 che definisce le modalità operative per la trasmissione dei dati al REGISTRO ELETTRONICO NAZIONALE PER LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI (R.E.N.T.Ri.), le modalità di accesso e di iscrizione da parte degli operatori al R.E.N.T.R.i., i requisiti informatici per garantire l’interoperabilità e le modalità di funzionamento degli strumenti di supporto messi a disposizione degli operatori.

Modifiche al Codice della Proprietà Industriale (CPI) – A cura di Modiano & Partners

Per le imprese che hanno adottato marchi di impresa per identificare i propri prodotti/servizi da almeno cinquant’anni è possibile chiedere l’iscrizione nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Questa iscrizione risulta particolarmente interessante per le imprese che possono così utilizzare il logo “Marchio storico” per certificare l’anzianità del proprio marchio e, indirettamente, della propria attività, valorizzando la propria immagine anche a fini commerciali e promozionali.