Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale vede luce la legge sulla parità salariale. La riforma si prefigge due obiettivi: contrastare il salary gap tra uomo e donna e favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
CERTIFICAZIONE SULLA PARITA’ DI GENERE
È stata prevista l’istituzione della certificazione della parità di genere a partire dai 1 Gennaio 2022.
Obiettivo di tale documento è quello di attestare le politiche e le misure concretamente adottate dal datore di lavoro per ridurre il divario di genere, quali ad esempio, le opportunità di crescita in azienda, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità..
Con apposito decreto verranno successivamente stabiliti:
-i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle aziende;
-le modalità di acquisizione e di monitoraggio dei dati trasmessi dai datori di lavoro e resi disponibili dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
-le modalità di coinvolgimento nel controllo e nella verifica del rispetto dei parametri indicati delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta, le forme di pubblicità della certificazione della parità di genere.
SGRAVI CONTRIBUTIVI
A decorrere dall’anno 2022, alle aziende private in possesso della certificazione della parità di genere, sarà accordato un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite dell’1% e di € 50.000,00 annui per ciascuna azienda. Tale esonero sarà riadeguato e applicato su base mensile.
Le risorse pubbliche stanziate annualmente per questa misura dovrebbero essere 50 milioni di Euro.
BANDI PER LE AZIENDE VIRTUOSE SULLA PARITA’ SALARIALE
Alle aziende private che alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere, verrà riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte delle autorità competenti, della concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici in genere.
OBBLIGHI PER LE AZIENDE CON PIU’ DI 50 DIPENDENTI
Per le aziende pubbliche e private con oltre 50 dipendenti viene introdotto l’obbligo, ogni due anni, di redigere ed inviare un rapporto entro il 31 dicembre sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato delle assunzioni.
La relazione dovrà riguardare anche gli ambiti della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica.
La violazione di tale obbligo può comportare sanzioni e verifiche da parte dell’Ispettorato del Lavoro.
CAMBIA LA DISCRIMINAZIONE DIRETTA E INDIRETTA
Viene ampliata la nozione di discriminazione diretta e indiretta: fra le fattispecie discriminatorie vengono aggiunti anche gli atti natura organizzativa e oraria nei luoghi di lavoro, concernenti la progressione di carriera tesi a sfavorire la lavoratrice. Ciò anche nel caso in cui siano compiuti durante la fase di selezione di nuovo personale.