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PLANET B – Protocollo d’Intesa firmato tra Clean Service Emilia, Confapi Emilia e Università di Modena e Reggio Emilia

Nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto da Confapi Emilia e Clean Service srl con l’Università di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” Domani, 5 Novembre 2019 si svolgerà a Rimini presso Ecomondo  Planet B, il punto di partenza del convegno “Dall’ateneo alle imprese: progetti di gestione rifiuti, da scarti a risorse” in programma durante l’edizione 2019 di Ecomondo https://servizirifiutiemilia.it/ecomondo-la-fiera-della-sostenibilita-ambientale/. Un approfondimento promosso dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ciclat Trasporti Ambiente e Clean Service Emilia (https://www.facebook.com/servizirifiutiemilia/che raccoglie il contributo dei più autorevoli esperti di economia circolare per proporre e diffondere nuove soluzioni di recupero e valorizzazione di materia prima seconda. Da rifiuti a risorse: Il rifiuto deve diventare una risorsa, una materia da trattare e da utilizzare, non solo uno scarto di cui disfarsi. Il concetto di “FILIERA” si sposa bene con l’idea di un’economia sostenibile in tutti i suoi aspetti, dalla produzione industriale alla gestione dei rifiuti. Le esperienze riportate mostreranno come elementi che venivano considerati “scarti” divengono parte integrante del ciclo produttivo, contribuendo all’efficienza e alla sostenibilità aziendale e ambientale.

Planet B è un progetto interamente dedicato all’end of waste nato da un protocollo d’intesa tra Clean Service Emilia, cooperativa associata a Ciclat Trasporti Ambiente, Confapi Emilia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

“Lo abbiamo chiamato Planet B – spiega Laura Sghedoni, Waste Manager di Clean Service Emilia – perché crediamo che possa esistere una strategia per cui, risultato dopo risultato, l’impatto del nostro lavoro sposti l’ago della bilancia rifiuti-risorse dalla parte delle risorse, creando un sistema virtuoso che contagia il mondo produttivo”.

Abbiamo creduto fortemente su questa convenzione, spiega il Direttore Generale Bianchi, per favorire una sinergia tra Università e Impresa al fine di agevolare il processo di condivisione di progetti di ricerca con il mondo del lavoro “uscendo dall’aula” in modo da offrire al tessuto produttivo l’opportunità di riprendere un contatto diretto con la teoria e con i numerosissimi impatti che la materia ambientale ha sull’industria e sulla gestione aziendale.

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