uMani, l’installazione migrante pensata dal giornalista e scrittore Flavio Pagano è arrivata a Modena.
L’opera, interamente in ferro battuto al grezzo, dispone anche di un impianto elettrico che alimenta 4 faretti che di sera illuminano l’interno delle 4 mani che emergono dalla base dell’opera. «Il ferro e la luce – spiega l’autore – simboleggiano la durezza della vita e la leggerezza dell’amore. L’opera raffigura 4 mani, due di adulti e due di bambini. Mani che annegano, salutano, resistono, chiedono aiuto, cercano di aggrapparsi: fanno tutto tranne che arrendersi».
uMani è dunque un’installazione migrante che «come gli ultimi e i più fragili, gira il mondo in cerca di una casa, portando ovunque un silenzioso messaggio di solidarietà, accoglienza, inclusione, contro ogni forma di indifferenza».
uMani è partita a settembre 2021 da Avellino. Ha preso parte all’Alzheimer Fest a Cesenatico, per poi ripartire per Vicenza, La Spezia, Udine, Biella, Varese e ora a Modena. Ripartirà presto per raggiungere altre mete tra cui Praiano, Macerata, Assisi, Palinuro, Lampedusa.
Qui sotto alcune foto di uMani in Piazza Grande a Modena, sotto la Ghirlandina sulla Pietra Ringadora.
Grazie all’assessore alla cultura di Modena Andrea Bortolamasi e al Presidente di Confapi Emilia Alberto Cirelli per aver abbracciato il progetto uMani.